Episodio 1 - Enter the Mullet
Era una notte buia e tempestosa, Stephen Manidiporco Strudel si stava recando al suo piccolo appartamento in periferia, a piedi come al solito. Aveva rinunciato all'ombrello quasi subito, dopo che il vento gliel'aveva divelto, rovesciato, e strappato dalle mani, maledetto vento. Maledetta anche la pioggia, a Manidiporco non piaceva la pioggia, da quando suo cugino una volta era morto di pioggia, non si fidava più.
Arrivò a casa che erano le due passate.
C'era qualcosa di strano nell'aere, qualcosa non gli tornava, il gatto era sempre lì che lo fissava con l'unico occhio buono che gli era rimasto, i pesci rossi erano sempre due, una canzone di cent'anni prima passava alla radio che evidentemente aveva dimenticato accesa, quel presentimento non era ancora svanito, se ne fregò e andò dritto a dormire. La giornata era stata lunga e difficile, troppe cose a cui pensare.
Un nuovo caso, una roba che puzzava di sangue e tragedia, insomma il solito per Manidiporco. Avevano trovato Johnny il Pagliaccio morto ammazzato con le cervella che rifacevano la tappezzeria ad un bar della zona brutta della città. Il caso interessava la polizia perché avevano trovato sulla scena un segno particolare, la firma di un serial killer. Il problema stava nel fatto che quel serial killer era morto in carcere 27 anni prima. La polizia locale non riusciva a cavare un ragno dal buco e così i familiari si erano rivolti alla sua agenzia di investigazione.
Era da almeno un anno che non gli presentavano un omicidio, un anno in cui aveva visto ogni genere di schifezza e depravazione, da ladri di capelli a pervertiti che entravano nelle case della gente e sputavano sulla maniglie delle porte e sui mobili, da depravati che intrecciavano i cavi del computer a stupratori di lettiere per gatti. Aveva indagato su altri omicidi certo, ma questo era diverso, il Pagliaccio era uno abbastanza conosciuto nell'ambiente della malavita cittadina, un ricettatore di oggetti valorosi, un uomo importante, prezioso. Per ucciderlo avevano dovuto avere delle ragioni più che ottime.
Manidiporco decise che ci avrebbe pensato il giorno dopo, era tardi e stava arrivando il sonno.
Era il 1 Gennaio 2044 e stava per iniziare l'anno più impegnativo della sua finora piuttosto impegnativa vita.
Inizio Intermezzo
Fine intermezzo
Si svegliò alle 9, un pò più tardi del solito, e alle 9 e un quarto era già pronto e usciva di casa, era l'uomo più veloce al mondo a prepararsi per uscire. In ufficio prese gli attrezzi del mestiere e andò dritto sulla scena del crimine. Il sigillo della polizia era ancora lì, intatto, lo strappò e si infilò nel bar.
Il bagno era ancora un casino, sangue dappertutto e sul muro, marchiata col sangue, la firma del serial killer, un triangolo con un paio di baffi al centro, il simbolo di Manny Lobster, il serial killer condannato e morto da ormai 27 anni, chi era allora questo assassino? un emulatore? doveva fare più ricerche su quel simbolo. Usciva dal locale quando ebbe la sensazione di essere osservato, si girò ma l'unica cosa che vide fu una nuvoletta arancione che si diradò immediatamente.
Decise di passare in obitorio e di scoprire qualcosa dal medico che stava facendo l'autopsia. L'obitorio era in un brutto palazzo risalente ai primi anni 2000, un cono alto un centinaio di metro, tutto nero e con le vetrate a specchio, perennemente lucide, che riflettevano il sudiciume della città attorno, dalle ultime due guerre mondiali nulla era più stato lo stesso, e pensare che la prima era stata causata per sbaglio. Una volta dentro si fece indicare l'ufficio del responsabile e da lì scoprì di dover parlare col dottor Krüger, un tedesco, fuggito dal suo pease per spionaggio, durante la quarta guerra mondiale aveva passato di nascosto le posizioni delle flotte ad un suo amico russo durante una delle lunghissime partite a battaglia navale con la quale Russia e Germania si contendevano il controllo del mare Baltico.
*piccolo excursus: spieghiamo che visto che la terza guerra mondiale aveva lasciato insoddisfatte moltissime persone, per non parlare dei morti, si era deciso che la quarta si sarebbe combattuta con partite di Battaglia Navale, Risiko, Monopoli e Scacchi, erano partite lunghissime, alcune duravano settimane e ci scappavano quasi sempre un paio di morti ammazzati, spesso in maniera molto fantasiosa.
Il dottore, o err Doktor come veniva chiamato dai colleghi in obitorio era un omone di quasi un metro e ottanta, con occhi piccoli e cattivissimi, quando Manidiporco lo incontrò aveva il camice pieno di sangue e l'espressione spaventosa di chi sta per starnutire. Un brivido freddo gli attraversò la schiena.
"Salve signor Krüger, sono Stephen Strudel, indago sull'omicidio di Johnny Meyer, il Pagliaccio, mi chiedevo se potesse darmi una mano"
"Se lei non è della polizia, e non lo è, non posso dirle nulla" ribadì secco il dottore.
"Certo che non sono della polizia, io lo vorrei davvero risolvere questo caso, altrimenti non mi pagano, io il mio lavoro lo faccio e lei in quanto medico dovrebbe sentirsi in dovere di aiutare, non ha fatto il giuramento di Ippocrate anche lei?"
"AH, dovrebbe pen zapere che il ciuramento è stato annullato di falidità durante la cuarta guerra" quando il dottore si alterava, si sentiva forte il suo accento germanico "Non sono più tenuto a far nulla se non sono ben pagato" il messaggio sottinteso era abbastanza chiaro, ma Manidiporco non aveva liquidi a portata di mano.
"Ripasserò in caso mi serva il suo aiuto, dottore" disse, quasi sputando l'ultima parola.
"Arrivederci mio caro" concluse l'uomo. Fu mentre allungava il braccio per stringergli la mano che il detective notò qualcosa, la sua camicia forse troppo corta si ritirò lasciando intravedere la punta di un triangolo e quelli che sembravano dei baffi, tatuati appena sotto il polso. Finse di non aver notato nulla, strinse la mano al dottore e se ne andò.
tltr
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