Il detective si avviava verso Randall square. Una volta scoperto il nome del teatro fu facile trovare l'indirizzo. L'edificio era fatiscente, ma l'insegna era ancora in piedi, nonstante le luci fossero per tre quarti fulminate, la porta d'ingresso era leggermente aperta, si avvicinò per sbirciare dentro e non fece in tempo a sfiorare la porta che un terribile quanto improvviso allarme esplose nel silenzio della piazza, avvisando chiunque nel raggio di un chilometro che qualcuno si era avvicinato troppo. Mentre si copriva le orecchie perchè non gli esplodessero i timpani, la porta si aprì e vide uno strano figuro che lo trascinò dentro, poi svenne definitivamente.
Quando Strudel si riprese era in uno stanza che ricordava un obitorio, si guardò intorno, non era un obitorio e lui era ancora vestito.
Scese dal lettino metallico e si diresse cauto verso la porta. Oltre c'era una grande stanza, piena di tavoli e sedie, la maggior parte dei quali rotti e rovesciati, mucchi di calcinacci sparsi per la sala, al fondo del lato lungo c'era un grosso palco, con mezzo sipario quasi intatto e mezzo sipario mezzo bruciato. Davanti a quello che restava del sipario c'era un tavolo, apparecchiato, illuminato dall'ultimo riflettore decente del posto. Al tavolo sedeva un uomo, molto magro ma vestito di tutto punto, dava le spalle al detective ma si girò veloce appena lo sentì arrivare.
"Oh, ti sei svegliato caro" strillò quasi l'uomo. Si alzò e si diresse verso Manidiporco. Era fottutamente alto, sembrava stesse su dei trampoli, troppo alto e troppo magro per essere umano.