giovedì 31 maggio 2012

È ancora vivo e ci mangerà tutti.


I consigli di Piercheope: HOMO HOMINI BISONTE


HOMO HOMINI BISONTE

Ormai i bisonti americani si sono estinti. Ne restano solo pochissimi esemplari, confinati in riserve naturali dove sopravvivono grazie ad aiuti di Stato e alla gestione di piccoli casinò.
Un tempo non era così. Un tempo il nord America era pieno di bisonti, milioni e milioni di bisonti che correvano avanti e indietro, dall’atlantico al pacifico, dal pacifico all’atlantico e così via, senza fermarsi mai. Pascolavano di corsa, facevano pipì di corsa, si riproducevano di corsa, correvano di corsa. Perché tutto questo correre? Il comportamento dei bisonti è rimasto un mistero per secoli. Oggi sappiamo che cercavano solo di sfuggire a un branco di bisonti.
Questi animali dalla stazza poderosa e la tipica forma di bisonte hanno costituito per secoli la principale fonte di nutrimento dei nativi americani (o “indiani d’America”, come furono erroneamente chiamati), che li cacciavano con la tecnica dello sgambetto. Quando un bisonte ruzzolava per terra moriva sul colpo, e prima di esalare l’ultimo respiro si distendeva in una padella cosparsa d’olio con due rametti di rosmarino dietro le orecchie. Questo garantiva una scorta di cibo praticamente inesauribile, anche se il menù era molto monotono.


Dunque, io prendo bisonte al bisonte, del bisonte con bisonte e un po’ di bisonte.

E per lei, signora?

Ce l’avete il bisonte?

Sì.


Per chi non mangiava bisonte la vita non era semplice. Costoro erano bollati con l’infamante epiteto di “smorbi”, che significa “colui che non mangia il bisonte”, ed erano puniti con il divieto assoluto di mangiare bisonte, almeno finché non cambiavano idea.
L’importanza di questi enormi mammiferi (intendo i bisonti) non era limitata all’alimentazione. Erano indispensabili anche per l’abbigliamento, la lavorazione di utensili ed erano usati come moneta. Naturalmente questo comportava l’uso di portafogli molto grandi, ma rendeva le transazioni commerciali molto semplici. Ad esempio un bisonte costava un bisonte, due bisonti due bisonti e così via. L’unica eccezione erano quattordici bisonti: quattordici bisonti costavano ventitre bisonti. Sembra che questo abbia a che fare col significato del numero quattordici, che nella cabala Cheyenne significa “fermata dell’autobus”.
Il brano che segue testimonia l’importanza che i bisonti avevano nella vita dei nativi americani.

“I bisonti sono molto importanti.”

Con l’arrivo dei colonizzatori europei (o “indiani d’Europa”, come furono erroneamente chiamati), i bisonti furono sterminati, e nel giro di poche settimane il loro numero passò da circa trenta milioni a cinquantadue. I superstiti continuavano a correre da una costa all’altra, ma meno convinti.
Per i nativi americani fu un colpo durissimo.


Qual è il tuo piano, Labbro Sporgente?

I più valorosi fra gli uomini si travestiranno da bisonte, e tutti gli altri li cacceranno, li scuoieranno e via dicendo.

Scommetto che io sono fra quei “valorosi uomini”.

Indovinato.

Tu che dici, Faccia da Schiaffi?

Potremmo invocare l’aiuto degli Spiriti Guardiani e sperare che la nostra religione sia quella giusta.

Orecchie a Sventola?

Potremmo scegliere un nuovo animale. Mi sembra stupido fissarsi coi bisonti, con tutti gli animali che ci sono.

Questo ha senso. Porta qui l’enciclopedia.


Purtroppo la scelta cadde sugli acari della polvere. Nel giro di poche settimane anche gli indiani d’America scomparvero dalla faccia della Terra.
Secondo un’antica credenza indiana, un uomo può pronunciare la parola “bisonte” solo un numero limitato di volte, dopo di che deve ricominciare da capo.






L'autore di questo post è tale Astutillo Smeriglia di In Coma É Meglio, un blog fighissimo che vi consiglio di seguire perchè lui ha capito tutto della vita.

martedì 29 maggio 2012

giovedì 24 maggio 2012

Rubbricacinematograficaepisodiocentodue

Dopo il film di Battaglia Navale non poteva mancare un film su Tetris, ovviamente.




I consigli di Piercheope: Apre l'uovo di Pasqua e ci trova dentro una scia chimica!!



Il Male è piombato nel tranquillo tinello di una famiglia romana rovinando la Santa Pasqua e la salute di un giovane.

ROMA – Dove – ci chiediamo – dove andremo a finire se perfino la Risurrezione di Nostro Signore viene irrimediabilmente macchiata, orrendamente sfregiata e disgustosamente vilipesa dall’ennesima, beffarda disgrazia?
Era la mattina di Pasqua e il giovane Matteo Villanucci, disoccupato di anni 34, si apprestava alla tradizionale apertura dell’uovo pasquale. Per quanto questa recente usanza non riteniamo sia il modo migliorare di onorare la passione e la risurrezione del Cristo, ci dobbiamo mettere il cuore in pace, dato che ormai da qualche anno si è diffusa nelle case degli italiani. E lasciatecelo dire, cari lettori: finché le nuove usanze sono queste, ben vengano!
Il giovane, che vive con i genitori da quando è nato, ha una passione particolare per questa festività, tanto che, ogni anno, conta i giorni che mancano alla festa fin dal Santo Natale. Come ci spiega la madre, la signora Teresa: “Matteo l’aspetta sempre con impazienza, anche se ormai è un po’ grandicello. Ma sa com‘è, gli è rimasta l’abitudine. Ama aprire le uova e collezionare le sorprese”.
Cosa c‘è di più bello, ci chiediamo noi, di una tradizione famigliare che non scompare? E quella mattina tutto era pronto per il rito nel modesto ma dignitoso tinello dei Villanucci, quando qualcosa di terribile ha portato il Male in quell’oasi di pace.
“Ero in cucina quando ho sentito un urlo disperato” ci racconta la signora Teresa. “Sono subito corsa in salotto e ho trovato Matteo a terra con un’espressione di terrore, l’uovo aperto e la finestra spalancata. E’ stato un momento: quella cosa è scappata dalla finestra. Ho guardato fuori e ho notato una strana scia nel cielo”.
Quella “strana scia” era con tutta probabilità una scia chimica, come vengono chiamate queste strane creature che avvelenano i nostri cieli. Ne è convinto il dott. Mark Dickens della AMA, vecchia conoscenza di Trascendentale, autore del saggio scientifico di imminente pubblicazione in Italia “Come, quando e perché i vostri figli moriranno” che ha già destato scalpore nei salotti di Londra e Nuova York.
Il dott. Dickens ricorda ai nostri lettori: “Bisogna tenere sempre alta la guardia: il pericolo è dietro l’angolo, ogni angolo. Normalmente consigliamo di tenere le finestre chiuse, ma in questo caso è stata proprio la finestra lasciata imprudentemente spalancata a salvare la vita al giovane Matteo. Se la finestra fosse stata chiusa… Probabilmente ci sarebbe scappato il morto”.
Il giovane Matteo, dopo l’amara “sorpresa” trovata nell’uovo di Pasqua tanto atteso, si è chiuso in un bozzolo di comprensibile mutismo. “Non ci rivolge la parola da quella mattina” ci dice la madre, che nel frattempo prega Padre Pio e la Madonna di Pompei in staffetta. “Sono molto preoccupata, ha la bocca spalancata e gli occhi sbarrati ormai da giorni”.
Ma perché quell’orrenda creatura gassosa era stata messa nell’uovo destinato al giovane Matteo? Chi è il responsabile? Oppure si tratta di un caso? Le domande sono tante, come al solito. E delle risposte, almeno per ora, non vediamo nemmeno l’ombra.


L'articolo viene dal blog Trascendentale, un blog si scienza, attualità, alieni e padre Pio, insomma cagate tipo Piercheope, però con fondamenta scientifiche.

martedì 15 maggio 2012

Piercheope, La fabbrica del male presenta: il vostro peggiore incubo

Da sempre i bambini, nei loro deliri fantastici partoriscono mostri dalle più svariate fattezze.


Da sempre Piercheope si impegna per rendere quegli incubi realtà.

Da semplici mostri con tre file di denti a vere e proprie aberrazioni della natura, ecco cosa vi aspetta a lasciare che i vostri pargoli giochino con la fantasia, il meno forte di queste bestie può mangiarvi l'anima in ogni momento, tremate ora, sapendo che essi sono in giro per le strade, sotto i tombini, nel fondo delle vostre tazze di caffè...



















Io c'ho i pugni nelle mani.

martedì 8 maggio 2012

Membri celebri del Piercheope's Club: I due membri segreti

Sir e Mrs Ignoti.
... ... (Roma 17?? - Chicago 1871) e consorte ... Bocconi (Foggia 17?? . Chicago 1871)

La storia di questi due prestigiosi membri del Club è ricca di misteri e segreti, perchè? non lo sappiamo.
Di lui nei registri è rimasta solo la città di nascita e il luogo e la data di morte, in effetti una data molto nota a noi del Piercheope, la funesta data dell'incendio che distrusse la nostra sede in città, oltre che mezza città...
Della consorte sappiamo oltre alle date di nascita e morte anche il cognome, Bocconi, e la città natale.
Molte sono le leggende tramandate negli anni, molte sono state dimenticate e molte altre ne vengono create ogni giorno. L'unica cosa che sembra certa e in parte documentata è il fatto che fossero scienziati, inventori dei bicchieri trasparenti (come si può vedere nell'unica foto che li ritrae) e di un qualche tipo di droga (come si può vedere dalla stessa foto).

pupazzi celebri (in america)

Malattie imbarazzanti

Per apprezzare maggiormente il video informarsi qui